La mia teoria sul punto di origine o " Punto Zero"

Vol: 1



Grazie agli scienziati oggi riusciamo a spiegare la realtà percepibile studiando la funzione delle leggi della fisica.
Sappiamo che l' intero universo è composto da atomi, che a loro volta contengono altri elementi e se ci addentriamo ancora più in fondo scopriamo un' universo letteralmente diverso da quello che fisicamente riusciamo a percepire, un universo di "energia"
Le infinite e casuali probabilità quantistiche determinano tali energie, sorprendendoci incredibilmente con le loro caratteristiche.

Questa teoria definisce l' energia come vibrazioni di infinite frequenze.
Tutto è musica, una dolce melodia vibratoria perfettamente intonata.

Negli anni 80 presso l' università di Parigi un' equipe di ricercatori condusse forse il più importante esperimento su questo tema.
Scoprirono che alcune particelle subatomiche come gli elettroni, se sottoposte a determinate condizioni, sono capaci di comunicare istantaneamente con un' altra al di la della distanza che le separa...
Come se ogni singola particella sia al corrente del comportamento delle altre...
Quindi si deduce che il fenomeno delle particelle subatomiche sia non-locale, che si gestisca indipendentemente dall' universo fisico, visto che se i cambiamenti tra 2 o più particelle avvengano contemporaneamente anche ad infinite distanze, superando la velocità dei fotoni, cosa letteralmente impossibile per la scienza conosciuta.

Ma la cosa più entusiasmante di queste scoperte è che tale azione oltre a non dipendere dallo spazio, avviene anche al di fuori dello scorre del tempo.
quindi oltre la nostra realtà .

So che è molto difficile da comprendere ma se riuscissimo a concepire tale meccanismo, saremo capaci di percepire la realtà al di fuori delle nostre dimensioni.
Che tutto è uno, l' uno che si ripete all' infinito.

Clicca sull' immagine per ingrandire

La mia teoria si basa su l' emersione inconscia di una parte della coscienza che non percepisce ne spazio ne tempo.

Una volta eliminati certi concetti spaziotemporali, , ci si rende conto che non può esistere più di una "cosa", che identifico come "energia".
Come rinchiusa all' interno di un involucro, la singola energia alimenta l' immagine di se stessa riflettendosi su di una matrice all' infinito, costituendo una "differente" realtà dimensionale:
La nostra splendida ed affascinante Pluralità dell' universo!
Il confine tra le 2 realtà: "la singolarità e le pluralità", che IO definisco il punto zero, è fisicamente invalicabile, si tratta di un involucro che contiene la stessa singola energia di cui è costituita (come si può osservare nella figura sovrastante).
Tale "scudo" fisicamente è la forza inversa della stessa contenuta.

Capisco che certi concetti controversi possano mandare in tilt la nostra integrità mentale , ma una volta oltrepassato "il limite del punto zero", non avrà più importanza, e tutto sarà chiaro al nostro "occhio"